
°Ilaria Berry
“Insegnare non è riempire un secchio, è accendere un fuoco”
Amante fin da piccola della natura e degli animali, sono stata una bambina riservata, riflessiva, creativa e indipendente. Il mio approccio al movimento è stato con sport classici come il nuoto e la ginnastica artistica, la mia timidezza invece mi rendeva completamente bloccata negli sport di gruppo, persino a scuola.
Durante gli studi classici scelgo con sicurezza di intraprendere gli studi in psicologia e negli anni dell’università la mia esperienza in ambito sportivo varia tra pattinaggio street, ginnastica acrobatica, yoga, paracadutismo, arrampicata e attività circensi, in particolare discipline aeree fino ad approdare, nei primi anni di apparizione in Italia, al CrossFit, allenamento con i Kettlebell e ad altre discipline funzionali. Per la preparazione alle certificazioni e la formazione in queste discipline mi alleno con gente tosta e sono la prima donna a Roma ad insegnarle.
Parallelamente all’università, durante il periodo di tirocinio nel SPDC dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma, fino ad arrivare all’esame di Stato con conseguente iscrizione all’Ordine degli Psicologi, mi dedico alla formazione in ambito sportivo con alcune delle federazioni più rinomate dell’epoca.
Avevo la sensazione che mancasse sempre qualcosa: se il mio focus si spostava troppo sul lavoro mentale -studio, lettura, scrittura- il mio corpo soffriva, allo stesso tempo l’amore per la conoscenza e per lo studio non mi avrebbe mai fatto sentire comoda nel dedicarmi completamente alla carriera sportiva. Dovevo trovare la mia strada, costruirla da zero.
Terminata l’università capisco che la carriera di psicoterapeuta non fa per me. Continuo così la formazione in ambito sportivo e parallelamente in coaching fino ad aprire la mia prima realtà “BERRY ATHLETICS TRAINING AND LIFE COACHING STUDIO”.
Mentre conduco classi di allenamento funzionale come Tacfit, CST, CrossFit e mobilità a un pubblico sia di persone normali di tutte le età che di lottatori e atleti, seguo privatamente imprenditori, persone del mondo dello spettacolo e liberi professionisti. Tutte persone accomunate dall’avere una gestione complicata e limitata del proprio tempo ma con il grande bisogno di avere un solido equilibrio. Ah, nel frattempo forse dovrei menzionare che continuo il lavoro di acrobata aerea in diversi ambiti.
A un certo punto mi rendo conto di sentirmi stretta ed avere bisogno di esplorare, crescere ancora. Sento la necessità di un lavoro più scalabile che non mi costringa ad essere legata ad un luogo fisico e allo stesso tempo voglio poter raggiungere e seguire i miei clienti anche a chilometri di distanza.
Voglio continuare ad approfondire le mie conoscenze attraverso lo studio del movimento, della nutrizione e del benessere mentale, soprattutto relativamente ai meccanismi del nostro sistema nervoso autonomo.
Sono certa a questo punto che la mia esperienza personale, le mie sensazioni e riflessioni sulla necessità di un equilibrio che non escluda né la componente fisica né quella mentale sia qualcosa di più che di un intuito, di qualcosa di individuale, ma sia invece di fatto un’esigenza che ci accomuna tutti come esseri umani ma che a causa di stress, stile di vita caotico e disordinato mettiamo sempre da parte.
Mi dirigo verso un approccio sempre più “sistemico e funzionale”, basato sulla cura delle nostre abitudini motorie, mentali e alimentari, con delle solide basi teoriche ma ricercando sempre un riscontro nella pratica. Una pratica ambiziosa ma gestibile, senza follie estreme e inattuabili.
Continuo così la mia formazione in coaching, questa volta con una declinazione particolarmente orientata al rapporto con il cibo, con la scuola di formazione di PRECISION NUTRITION diventando coach Level 1 e poi proseguendo con la formazione di un anno per il Level 2.
Conosco Marco per una serie di fortunati eventi e decidiamo in men che non si dica di iniziare a vivere e lavorare insieme.
Insieme ci potenziamo e continuiamo a leggere, studiare, approfondire.
Prima creiamo individualmente i nostri programmi online, poi in pandemia decidiamo di unire le forze che ci hanno portati con il tempo alla nascita di 362°. Il nostro è un viaggio con declinazioni professionali, umane e geografiche, si perché nel frattempo viviamo in diversi luoghi in Italia, tra cui Milano e Roma e a Las Palmas.
Approfondiamo insieme alcuni degli ambiti applicativi più interessanti che prendono spunto dalle neuroscienze come l’esposizione al freddo, tecniche di respirazione, meditazione di consapevolezza e mindfulness, Hearthmath e altri strumenti per la gestione consapevole dell’HRV. Mi scappa anche di iscrivermi di nuovo all’Università, questa volta alla facoltà di Scienze della Nutrizione Umana.
362° è finalmente il risultato lucido e organizzato di tutto quello che abbiamo messo insieme in tutti questi anni e segue la nostra evoluzione.
Avrei potuto dilungarmi molto oltre e, se vuoi, sarò felice di rispondere alle tue domande e curiosità nella nostra community o durante dirette e podcast.